mercoledì, Aprile 2, 2025
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Riflessioni sulla sconfitta elettorale del Partito Democratico

Partito Democratico, considerazioni sul dopo elezioni e sulla politica attuale. Quale futuro per l'Italia e per la nostra economia

Il Partito Democratico  sta riflettendo sulla sconfitta  e molti si interrogano sul come mai la SINISTRA RIFORMISTA(?) non sia la maggioranza nel Paese

Io credo che l’analisi fin qui compiuta vada estesa ed ampliata, estesa perchè bisognerebbe risalire alle origini della frantumazione e liquidazione del PCI con la nascita progressiva di una serie di surrogati, fino alla nascita del PD di oggi, che ha tentato di attualizzare il concetto di sinistra in sintonia col mutare della società civile.

L’analisi va AMPLIATA perchè vanno contestualizzati il concetto di SINISTRA e DESTRA.

Almeno  negli ultimi 20 anni il peso della politica internazionale è stato determinante  nell’attuazione della politica nazionale.

Il Partito Democratico dichiaratosi interprete della  sinistra riformista è di fatto divenuto il più strenuo difensore dell’atlantismo più ortodosso (appiattendosi sugli USA) e dell’europeismo senza SE e senza MA.

In questa linea, la sinistra interpretata dal Patito Democratico ha sostenuto la politica delle PRIVATIZZAZIONI, smantellando  la struttura delle Partecipazioni Statali  (avvalorando la tesi che fossero la fonte di tutte le corruzioni), cosi operando abbiamo regalato società come Autostrade abbiamo distrutto Telecom, non abbiamo posto resistenza alla vendita di Magneti Marelli ai cinesi non ostante fosse l’unica società con specifico know how nelle batterie.

Abbiamo ceduto la maggioranza delle azioni di ENI, ENEL, SNAM, ITALGAS (oltre il 60% è posseduto da fondi di investimento internazionali (per lo più USA) in cambio di pochi  milioni di euro ampiamente ripagati dai dividendi negli anni.

Non solo, ma sotto l’alto patrocinio di figure nobili del riformismo illuminato della sinistra: AMATO, PRODI, CIAMPI, DRAGHI abbiamo ceduto il controllo del settore del credito con cessioni eccellenti come BNL, UniCredit, etc cedendo di fatto anche il controllo sulla Banca d’Italia il cui capitale non è più dello Stato ma di una moltitudine di banche private quasi tutte straniere.

E quando avveniva tutto questo il Partito Democratico massima espressione della sinistra riformista dove era?

Io non so se la DESTRA saprà riavviare il nastro non so neppure se ripristinare una presenza strutturale dello Stato nell’economia sia di destra o di sinistra so però che al punto in cui siamo non abbiamo alternative, dobbiamo dare uno stop al processo di colonizzazione del nostro paese e smettere  di partecipare in modo acritico alle inziative degli altri.

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